Come utilizzare la propria l’immagine coordinata
Le aziende, piccole o grandi che siano, sempre più spesso (per fortuna) chiedono ai grafici a cui affidano la loro immagine aziendale, la costruzione di una vera e propria guida per l’utilizzo della loro immagine. Si tratta solitamente di PDF, o di intero sito web, dove si capisce come utilizzare, e non utilizzare, il logo aziendale in tutte le sue forme. Un lavoro che risulterà prezioso per chi poi curerà o si occuperà di promuovere i prodotti (o anche semplici documenti) con il marchio e la personalizzazione aziendale presenti e visibili a tutti, sui supporti cartacei o digitali, di ogni genere e forma. In questa specie di manuale va inserito tutto il necessario. E tutto deve essere specifico. Deve essere la descrizione esatta e precisa di quello che il logo rappresenta; per esempio quale carattere o font utilizzare per redarre documenti specifici, quale colore usare per la stampa e la sua composizione nelle percentuali di quadricromia…L’organizzazione e la struttura di questo lavoro, chiamasi anche “bibbia del brand”, diventa il modo migliore per presentare il logo di un’azienda e allo stesso tempo renderlo inattaccabile da qualsiasi utilizzo improprio, e non è poca cosa nel mercato globale di oggi, dove ogni utente utilizza marchi conosciuti, e non, senza porsi alcun problema di come farlo, “rubando” quà e là nel web; e quando non sa per nulla cosa fare spara una raffica di screenshot, e se la risolve in questo modo, pubblicando e condividendo all’istante sui vari social. Il risultato è quasi sempre un logo deformato o tagliato in una sua parte. Se foste voi i proprietari di quel logo non credo sareste molto felici dell’uso improprio della vostra immagine! Io non lo sarei.
Alcuni esempi di nomi conosciuti e le loro linee guida, ben strutturate in ogni loro parte senza dimenticare nessun dettaglio.
Sono i dettagli quasi sempre, a fare la differenza.
Skype
Mozzila Firefox
Ohio University
Mastecard
Adobe